venerdì 2 marzo 2012

New York Postcards Photo Studios: Irving Underhill

Il Flatiron Building in un celebre scatto dell'agenzia Underhill
La frase "è un'immagine da cartolina" pronunciata a commento di una fotografia ha il più delle volte un'accezione negativa, a sottintenderne la banalità e, di conseguenza, la lontananza dall'arte e dalla ricerca di originalità.
La considerazione assume un valore molto relativo se prendiamo ad esempio il lavoro di Irving Underhill, il fotografo delle cartoline di New York per eccellenza, autore di migliaia di scatti che hanno immortalato la città e la sua architettura con una pulizia d'immagine, un senso delle proporzioni e uno spirito documentaristico senza precedenti.
Nato nel 1872 dalla famiglia il cui cognome è lo stesso del capitano John Underhill, il primo anglosassone a scrivere un libro in lingua inglese su New York nel 1638 (News from America), Irving iniziò prestissimo a scoprire la magia della fotografia, aprendo il suo studio nel 1890. Fotografo instancabile, alla ricerca perenne della prospettiva giusta, si avvicinò con grandi risultati alla tecnica della fotografia panoramica (accostamento di vari scatti a comporre un'unica immagine) che, sperimentata già alla metà dell'800, trovava nella città di New York un soggetto ideale. Le skyline di Underhill sono pietre miliari della fotografia newyorchese. In quegli anni di inizio secolo e per i due-tre decenni a seguire hanno documentato in maniera superiore a qualsiasi parola la crescita verticale e frenetica della città.
Sezioni di queste viste panoramiche si trasformavano in cartoline straordinarie e il fascino dell'immagine, pur parziale rispetto all'idea originaria, restava comunque intatto.

Scatto panoramico dal Woolworth Building 
Di importanza storica sono i gli scatti dei palazzi in costruzione, testimonianza diretta della nuova architettura, di quelle gabbie d'acciaio rivestite di cemento che hanno rivoluzionato l'edilizia mondiale. Irving Underhill, ha lavorato ininterrottamente sino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1960, lasciando in eredità non solo una collezione straordinaria di fotografie e di cartoline, ma anche uno stile descrittivo, preciso e spontaneo, capace di colpire l'immaginazione di chiunque osserva i suoi lavori. Nessuna foto turistica della città, che sia scattata con una macchina professionale o con un telefonino, può prescindere in maniera più o meno cosciente dalla lezione di Underhill.

Nessun commento:

Posta un commento