giovedì 23 febbraio 2012

Quale è stato il primo grattacielo?

New York World Building
Qual è stato il primo grattacielo? Per quanto riguarda la definizione (in lingua originale "skyscraper") il termine è mutuato dal linguaggio marinaro del 18esimo secolo, dove per "grattacielo" si intendeva l'albero più alto dell'imbarcazione. In merito al primato cronologico una vera identificazione risulta essere più complessa e merita una risposta articolata. Se escludiamo l'altissima Trinity Church del 1846, una delle più belle cattedrali d'America, e la torre di sostegno del Ponte di Brooklyn del 1876, entrambe di poco superiori agli 85 metri d'altezza, il primo edificio a superarle è stato il New York World Building (nella foto), disegnato da George B. Post nel 1890 e alto 94 metri, noto anche come Pulitzer Building poiché era la sede del giornale pubblicato dall'editore Joseph Pulitzer che ha poi dato il nome al premio giornalistico più famoso del mondo.
Se invece volessimo individuare il primo edificio costruito dichiaratamente per essere il più alto della città il primato andrebbe al Park Row Building, 30 piani per 118 metri, nell'omonima zona al n. 13 di Ann Street, completato nel 1899 su progetto di Robert Henderson Robertson.
Molti anni prima però altri edifici avevano iniziato a sfidare il cielo senza la dichiarata intenzione di primeggiare sugli altri, proponendo alla città un nuovo progetto di edilizia che aveva già in sè l'essenza concettuale del grattacielo, anche se solo in fase embrionale e legata a due invenzioni di importanza fondamentale per la crescita verticale di New York City: l' ascensore e la struttura a gabbia metallica. Il primo building dotato di ascensore, inventato da Elisha Graves Otis e considerato inizialmente quasi una trappola mortale dai cittadini, risale al 1869, quando all'angolo tra la Broadway e Cedar Street venne eretto il palazzo di sette piani, più una mansarda, della compagnia di assicurazioni Equitable Life Assurance, uno dei primi lavori newyorchesi del già citato George B. Post. Il presidente della compagnia, Henry Hide, ebbe l'intuizione di dare molta pubblicità all'edificio che sarebbe diventato il quartier generale della società e del quale doveva parlare tutta la città. Fino a quel momento gli uffici ai piani alti erano considerati poco prestigiosi, dagli affitti economici, perché a nessun cliente piaceva fare molte scale. L'Equitable e il suo ascensore (che in quegli anni andava a vapore), cambiarono le regole per sempre, dando il via a una gara in altezza senza precedenti. Mr. Hyde aveva avuto un grande fiuto imprenditoriale e trasformò immediatamente la buona idea in un investimento, decidendo di occupare con la sua assicurazione solo il piano terra e affittando a cifre mai raggiunte prima gli uffici all'ultimo piano ad aziende in cerca di silenzio, prestigio e notorietà. Le altezze erano importanti, ma ancora non sconvolgenti. A dare una ulteriore spinta verso le nuvole arrivò l'architetto Bradford Gilbert, incaricato nel 1888 di costruire il Tower Building, sul quale applicò, per la prima volta a New York, tra la diffidenza di molti colleghi, la struttura a gabbia metallica studiata a Chicago da William Le Baron Jenney nel 1885, pietra miliare dell'architettura verticale.
Da quel momento la definzione architettonica di grattacielo, ovvero una gabbia metallica portante a cui sono appesi dei paramenti esterni che gravano su di essa con il loro peso, divenne compiuta. Il XX secolo era oramai alle porte, il grattacielo cominciava ad essere sinonimo dell'architettura newyorchese e, nel 1902, un nuovo edificio disegnato da Daniel Burnham, il cui ingresso era ed è al numero civico 175 della Fifth Avenue, compì il primo dei tanti passi che avrebbero donato quel tocco di romantica bellezza che ancora mancava a queste gigantesche costruzioni. Il Fuller Building meglio noto come Flatiron (ferro da stiro), pur non essendo mai stato il più alto della città, segnò un capitolo fondamentale della Great City.

Il Flatiron in costruzione  (fotografia del 1901)
In pochi anni i grattacieli spunteranno uno dopo l'altro con soluzioni artistiche e architettoniche a 360 gradi. Gotico, Art Deco, Neo-Classico, Imperiale, Beaux Arts, ce n'era per tutti i gusti e gli stili, a volte fusi nella stessa costruzione. Questa somma e sintesi di stili è proprio la caratteristica più importante, quella che identifica a sua volta la nascita di uno stile “americano”. Il grattacielo è un risultato d'insieme, di arte e tecnologia, di ingegneria ed estetica, simbolo del Nuovo Mondo e dell'impresa ed espressione autentica dello spirito americano.

1 commento:

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